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Pagina:Praga - Le madri galanti.djvu/73

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SCENA II

Barone, Signori, Salvi.

Barone.

Come, giovinotti, e disertate così le sale da ballo? la prima polka è già incominciata. Oh! signor Salvi, anche voi fra gl’immobili?

Salvi.

Sì, barone. Quando ognuno parla e si muove, amo assai l’immobilità ed il silenzio. Allora fo come quel signore che per goder meglio lo spettacolo, prende la sua sedia chiusa, osserva, e tace; ed è in questo gabinetto, lontano dal frastuono della musica e dei balli, che anch’io prendo la mia sedia chiusa, osservo e tacio.

Barone.

Ma.... e lo spettacolo?

Salvi.

Avete tempo da perdere?

Barone.

Aspetto la contessa d’Aqui.

Salvi.

L’aspetto anch’io. Allora, prendete anche voi la vostra sedia chiusa ed osservate senza farvi osservare. — In questo boudoir si fanno vedere i sette peccati mortali del secolo.

Barone.

Ah! bah!