Pagina:Prati, Giovanni – Poesie varie, Vol. II, 1916 – BEIC 1901920.djvu/138

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E l’ora è questa. Affrettati,
50se tu sei l’uom. Signore
di due frementi eserciti,
osa, se hai grande il core.
Destin del tuo piú splendido
non ebbe il mondo. E il tieni
55oggi in tua man. Far pieni
puoi d’ogni gloria i di.
L’Ungaro, il Belga, l’Italo,
il Lusitan, l’Ibero,
I’Anglo e del novo Atlantico
60il liberal nocchiero,
tutto è con te, se l’anima
al suo destin non mente,
se gridi all’Occidente:
— Un uom volesti: è qui. —
65Come de’ bruni arcangeli
alle tremende squille
ogni umil fossa, aprendosi,
dará i suoi morti a nulle,
tal tu vedrai. Sull’aride
70ossa il gran soffio spandi,
e a selve a selve i brandi
il suol partorirá.
Cinto è di sdegni il solio,
cinto è ballar di lutto.
75Tutto è crollante, ed unico
tu rinnovar puoi tutto.
Col cor di Scipio e Cesare
manda sull’orbe spento
un redentore accento
80di gloria e libertá.