Pagina:Prati, Giovanni – Poesie varie, Vol. II, 1916 – BEIC 1901920.djvu/166

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seconda parca


45Suora, sai dir tu come
tra filo e fil dorato
esce d’Arbella il nome,
sul telaio d’argento in negra forma?
Il velo è terminato,
50e, aimè! sul velo c’è di sangue un’orma.
L’Aurora s’invermiglia,
tremola la giunchiglia in mezzo al prato;
e il velo è terminato.

terza parca


Sorella, io vo formando
55il bruno adornamento:
ma, nel nome d’Armando,
qualche tuo filo d’òr perché si mesce?
Andiam, ché il gallo io sento
dallo stabbio vicino, e il tempo cresce.
60L’Aurora s’invermiglia;
le trecce mi scompiglia un freddo vento
andiam, ché il gallo io sento.
Danzarono le dèe sui verdi muschi
frettolose, e vanir dopo i tre giri,
65di spole appena e di telai lasciando
sui verdi muschi una cinerea riga.
E frattanto s’udia degli scultori
picchiar il maglio nei sonanti sassi
tutto all’ingiro, e la fanciulla Aurora
70seminava di perle i rosei cicli.