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V

DOLORI E GIUSTIZIE

Dunque sui sacri margini
velati dalla bruna
ombra dell’Alpe, il languido
mio capo adagerò,
5svegliando ai consapevoli
silenzi della luna
di melodie fantastiche
l’onda regai del Po?
Grazie a’ miei fati. Un intimo
10desio, come d’amante,
di voi pur sempre, o memori
plaghe, mi punse il cor.
Tornerò dunque a premervi,
piagge dilette e sante,
15che un di sull’orme al profugo
lauri cresceste e fior.