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Pagina:Prato - Il protezionismo operaio - 1910.pdf/30

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legale dei loro umili fratelli mongolici li pone di fronte esclusiva- mente ai lavoratori bianchi, essi riacquistan d’un tratto tutta intiera la loro superiorità di competitori formidabili, e non tardano a spie- gare, nella conquista del mercato, una magnifica attività.

Così avvenne in California, appena le persecuzioni d’ogni specie ebber privati molti mestieri e molte industrie dei loro preziosi colla- boratori, creando una forte domanda di mano d’opera di tipo infe- riore. L’elemento nipponico, non contemplato, come trascurabile, dalle leggi di esclusione, colse senza esitare l’ottima opportunità di guadagno, impiantandosi fin dal principio nel nuovo paese con quelle norme sistematiche di disciplinata organizzazione che conferiscono alla sua struttura sociale energie cosi preziose e aspetti tanto carat- teristici. Con metodica costanza, con tenace solidariefa, esso pose ogni suo studio nell’elevarsi a poco a poco dalla spregiata condizione di bracciante a quella di operaio qualificato, di piccolo proprietario agricolo, di padrone di bottega, talvolta perfino di grande industriale. Non gli mancd nemmeno, nella paziente e laboriosa conquista, l’ap- poggio del capitale nazionale, che, sebbene tutt’altro che sovrabbon- devole, trova modo di spingere ardite propaggini a sostegno di queste lontane iniziative. Onde l’espansione giapponese offri ben presto sin- tomi di floridezza e di progressivita ben fatti per impensierire la sospettosa gelosia esclusivistica dell’elemento locale, esplosa ben presto in furiose ostilità.

La stampa quasi unanime, dal Chronicle conservatore all’Exa- miner, organo del sig. Hearst, il milionario demagogo, ricomincid a fare del « pericolo giallo », uno dei suoi motivi prediletti. La cari- tatevole esortazione «Fire the Japs» fu scritta su tutti i muri, nei manifesti delle Exclusion leagues ripullulate come per incanto (1). Mentre da ogni parte si chiedeva a gran voce l’estensione ai nipponici delle misure proibitive anti-cinesi (2).

Un episodio di apparenza insignificante, ma che segnera forse una data memorabile nella storia degli Stati Uniti, venne ad aggiun-

gere al fuoco, gia troppo divampante, l’esca piu pericolosa.



  1. (1) La pit importante è la Japanese and Korean exclusion league, che ha per scopo statutario fondamentale la parificazione di tutti i gialli nella decretata esclu- sione. Sorse il 7 maggio 1905, e, due anni dopo, gia si era affiliata 225 organizza- zioni, di cui 198 unioni operaie e 27 societa varie, rappresentanti complessivamente 91.500 membri. Nella sua attivissima campagna di petizioni, opuscoli, statistiche, discorsi e presentazioni di progetti di legge per mezzo di senatori e di deputati, la lega fu efficacemente appoggiata da importanti enti operai, quali la Chicago federation of labor, e specialmente la American federation of labor.
  2. (2) Una mozione in tal senso fu approvata dalla American federation of labor nel suo congresso annuale, tenuto, nel 1904, a S, Francisco.