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Pagina:Prato - Il protezionismo operaio - 1910.pdf/73

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per ritardare, ostacolare, deviare |’azione dei fattori spontanei del- l'evoluzione naturale. L’invocarli ed il ricorrervi diviene necessita intuitiva per chi si illude di poter fissare e rendere permanente una disposizione di equilibrio realizzata, ad un dato momento, per i concorso affatto anormale di transitori elementi.

La forza di una classe, sia pure potentissima, non basterebbe nerd evidentemente ad orientare nel senso dei propri interessi le tendenze dell’opinione pubblica se non esistessero, per gli altri strati sociali, motivi apparenti o reali di appoggiarla e concorrere con lei in un’azione comune.

Nel caso che ci occupa, specialmente, é fuor di dubbio che se le classi operaie fossero sole ad essere immediatamente minacciate, la crescente marea gialla desterebbe, in parecchi dei paesi esclusionisti, ben scarse preoccupazioni.

E’ noto infatti a qual segno giunga ormai il sentimento di rea- zione che le intemperanze dell’unionismo han provocato, precisamente in quei paradisi proletari che sono le societa nuove del Pacifico. In California per esempio, le esigenze, le intolleranze dei sinda- cati son divenute la grande, l’urgente questione economica del momento (1). La loro tirannia raggiunge di giorno in giorno un grado pit intollerabile. Un cittadino approfitta del pomeriggio del sabato per operare alla propria casa qualche riparazione; egli non tarda a veder comparire un membro di un’unione che gli intima di cessare sotto pena di boicottaggio. Muratori, lattonieri, decoratori, stretti in sindacati formidabili, non ammettono che un piccolo numero di colleghi nelle loro organizzazioni, in modo che un operaio di Sto- ckton, venendo a S. Francisco, non potra lavorarvi, qualunque sia la sua abilita e il bisogno che si ha di lui. I lavori di ricostruzione della citta ne risultano grandemente compromessi e ritardati. Subito

dopo il terremoto e Vincendio vi fu un bello slancio di coraggiosa



  1. (1) La California fu uno degli stati americani dove l’unionismo si sviluppo pit presto. Mentre i proletariati degli altri stati dovevan laboriosamente contendere per conquistare condizioni migliori di vita sopra un mercato incessantemente inon- dato dall’emigrazione europea, il californese non aveva se non a preservare un pri- vilegio sorto, a pro dei primi coloni, dalle eccezionali ricchezze del paese, dalla scarsa popolazione e dal difetto di comunicazioni, che aggravava la lontananza dai mercati fornitori di mano d’opera. In tali condizioni, l’idea di un’associazione difensiva del monopolio doveva necessariamente prosperare. Onde le leghe sorsero e si svi- lupparono prima che altrove, tantoché, nel 1891, il Gompers, visitando S. Francisco, riconobbe che esse eran organizzate meglio che in qualunque altra parte dell’Unione.- Cfr. J. Bonner, “ The labor question on the Pacific coast , in Californian illustrated magazine, 1892, pag. 410 e segg.