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Pagina:Prato e suoi dintorni.djvu/26

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20 italia artistica

dietro mostra qualche sorpresa. In tutto il paesaggio il tempo esercita le unghie feroci; e con molti stenti si può intendere come potè essere molto lodata la composizione del Battista che predica: e se vogliamo dire che la organica intimità desunta da Masaccio fu propria di Fra Filippo, noi dobbiamo quasi rendere all’amato discepolo, a Fra Damiano, che non poco soffrì delle colpe del maestro anche col carcere, molto del disegno o della esecuzione di questa scena.

I principali fatti del Precursore furono scelti dagli ordinatori per rendere omaggio al santo contitolare della chiesa; ma il patrono del municipio pratese è S. Stefano e alla sua vita si riferisce tutta l’ampia parete di sinistra, o settentrionale, del coro. La lunetta che rappresenta la nascita del santo è molto affine a quella prospiciente non solo pel taglio ma anche per certe figure; ed è increscioso che le condizioni della pittura non permettano di gustare la ingenua sostituzione del fanciullo, che secondo una leggenda sarebbe seguita per opera diabolica, e che il pittore ha voluto rendere in certo modo esplicita ed evidente. Molto densa ed equilibrata è l’altra storia, dove è la benedizione di S. Stefano Levita; e un miracolo del santo, e la