Pagina:Primi poemetti.djvu/136

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116 l’accestire



ii


Venne l’inverno; e vennero al camino
l’esili nonne, con una gran ciocca
19bianca, e ciascuna con un suo piccino:

un piccino che ronza e che non tocca
mai terra, eppure non va mai lontano,
22frullando giù col filo nella cócca.

Con queste rócche venne poi pian piano
lo stridulo arcolaio; e le sorelle
25dietro si corsero corsero invano.

E il telaio sonò tra le procelle:
rumoreggiava tutta la contrada
28di battenti, di calcole e girelle.

Dopo tanto rumore; alla rugiada,
sul verde prato, in una rosea sera,
31diritta e lunga, simile a una strada,

c’era la tela; ed era primavera.


iii


Sopra le margherite e sopra il timo
stava la tela, e si vedea lì presso
35un canapaio nero ancor di fimo.