Pagina:Primi poemetti.djvu/156

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136 l’accestire



ii


“...E fate a modo!„ Rigo uscì. Non c’era
per la campagna bianca, che lui solo
19e l’ombra sua che lo seguiva nera.

Splendea la luna su quel gran lenzuolo
candido, come, accanto un letto, il lume
22dimenticato; e scricchiolava il suolo

sotto i suoi passi; e brontolava il fiume
là là: le giravolte sue lontane
25mostrava appena un vago fior di brume.

Pestava un altro su la neve: un cane:
Po: gli strisciò le gambe. Ecco che intese
28un arrochito suono di campane.

Mezzanotte. Ogni casa, ogni paese
dormiva. Egli era nella via maestra:
31guardava in alto, donde già discese:

c’era un lume, un lumino, alla finestra.


iii


E c’era un’ombra. Egli vedeva. Ed ella
vedeva. E fece un segno colla mano.
35L’ombra sparì: si spense la fiammella.