Pagina:Primi poemetti.djvu/185

Da Wikisource.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

L’ASINO


i


L’asino... Parmi adesso: era una sera
d’ottobre, nella strada di Sogliano.
3Cigolava per l’erta la corriera.

E io guardavo dietro me, nel piano,
dove San Mauro mio già non appare
6— oh! mio nido di lodola tra il grano! —

dove tra il verde luccica e tra chiare
brecce di ville borghi città, drago
9addormentato dal cantar del mare,

la Marecchia argentina. E quando pago
fui della vista, mi rivolsi e, nero
12come uno scoglio per un roseo lago,

nero sopra un trascolorar leggiero
di tutto il cielo, come un’ombra netta,
15nero e fermo lassù come un mistero,

l’asino vidi con la sua carretta.