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Pagina:Primi poemetti.djvu/206

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186 le armi


Vi scese, udendo ad or ad or fracasso
di ferro in mezzo al murmure incessante
69dell’acqua, e il maglio rimbombar sul tasso.

Parea soffiare il vento tra le piante
d’una foresta. Entrò guardando al fioco
72lume. E rosso gli apparve, ecco, un gigante

tra un improvviso sgretolìo di fuoco.


i


S’appoggiò su l’incudine col mazzo.
Sopra la fronte si strusciò due dita.
76Le sgrollò. Disse: “So chi sei, ragazzo.

E so cosa tu vuoi dall’eremita
fabbro ferraio: l’armi nuove e belle,
79r armi che dànno anche al tuo re la vita.

Sono sei: tre fratelli e tre sorelle.
Tienle con te da quando sorge a quando
82cade lo stormo delle Gallinelle„

Disse, e comandò l’acqua. Essa al comando
rimbombò cupa, e mosse il vento, e il vento
85sul rosso fuoco si gettò fischiando.