Pagina:Primi poemetti.djvu/37

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IL DESINARE


i


Ubbidì Rosa al solito comando.
Sotto il paiolo aggiunse legna, il sale
3gettò nell’acqua che fremè ronzando.

Stacciò: lo staccio, come avesse l’ale,
frullò tra le sue mani; e la farina
6gialla com’oro nevicava uguale.

Ne sparse un po’ nell’acqua, ove una fina
tela si stese. Il bollor ruppe fioco.
9Ella ne sparse un’altra brancatina.

E poi spentala tutta a poco a poco,
mestò. Senza bisogno di garzone,
12inginocchiata nel chiaror del fuoco,

mestò, rumò, poi schiaffeggiò il pastone,
fin che fu cotto; e lo staccò bel bello,
15l’ammucchiò nel paiolo, col cannone

di pioppo; e lo sbacchiò sopra il tarvello.