Pagina:Primi poemetti.djvu/97

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SUOR VIRGINIA


i


Tum tum... tum tum... Ell’era stata in chiesa
a pregar sola, a dir la sua corona
3sotto la sola lampadina accesa.

Avea chiesto perdono a chi perdona
tutto, di nulla; simile ad ancella
6ch’ha gli occhi in mano della sua padrona;

a una che su l’uscio di sorella
ricca, socchiuso, prega piano, a volo;
9ch’altri non oda. Era tornata in cella.

E ora avanti il Cristo morto solo,
avanti l’agonia di Santa Rita,
12si toglieva il suo velo, il suo soggólo.

Il cingolo a tre nodi dalla vita
poi si scioglieva: un giallo teschio d’osso
15girò tre volte nelle ceree dita.

Tum tum... ― Chi picchia? Si rimise in dosso
lo scapolare. Forse alla parete
18dell’altra stanza. L’uscio non s’è mosso.