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300 | varietà. |
È però quasi totalmente inapplicabile questo motore laddove un trasporto assai celere ed economico sia divenuto una condizione indispensabile pel traffico della strada di ferro; e l’unico mezzo per soddisfare ai bisogni del commercio già esistente, non che per determinare un grande aumento nel movimento giornaliero delle persone viaggianti sopra una data direzione; giacchè come è noto, i cavalli non sono suscettibili che d’una moderata velocità non eccedente mai, senza fare uno sforzo con pericolo di perderli, il limite di sei o sette miglia geografiche all’ora.
Facendo poi il paragone dell’effetto meccanico dell’uso de’ cavalli e delle carrozze a vapore come forza motrice, ne risultano i più decisivi vantaggi in favore di quest’ultimo mezzo di condotta sopra quello dei cavalli, mentre si è calcolato che a circostanze d’altronde eguali, le spese degli stessi con una velocità di sei in sette miglia all’ora ascendono a molto più del costo della forza del vapore. Non è poi meno vero che questa differenza diventa sempre più grande coll’aumento dalla velocità, e non sparisce del tutto nè anche per un movimento più lento che d’altronde non può essere nè vantaggioso, nè adattato neppure pel minimo traffico sulle strade di ferro.
Pertanto non v’ha soggetto ad alcun dubbio che la forza a vapore come mezzo di locomozione merita generalmente la preferenza, ed è quindi proposta anche da noi per la strada da Milano sino alla Camerlata, presso Como, dove la pendenza non è troppo forte.
Si ritiene però che nella tratta molto pendante dal lago di Como ella Camerlata si potrà usare con più vantaggio il cavallo per motore sì nel trasporto delle merci che in quello dei passeggieri. Che anzi occorrendovi il motore per l’attiraglio dei convogli di carri e carrozze soltanto nell’ascesa, si potranno lasciare riposare i cavalli nella discesa come si pratica a Darlington in Inghilterra.