Pagina:Progetto di una strada a guide di ferro da Venezia a Milano.djvu/107

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Di quanti rettilinei compongasi la linea principale. — Quante le curve che li uniscono, quale la lunghezza del raggio di queste. — Lunghezza totale del cammino. — Dividersi in undici sezioni. — Lunghezza di ciascuna sezione. — Lunghezza della diramazione verso Bergamo, e dell’intiero cammino da Bergamo a Milano, e da Bergamo a Venezia, per la diramazione e per la via principale. — Stazioni, loro numero e luogo. — Poter l’esperienza accrescerle e mutarle. ..................pag. 9

Capo IV. Accidenti generali di prominenza e di avvallamento della sezione longitudinale del suolo lungo la linea scelta. — Bacini ed argini tra cui scorrono i fiumi che s’intersecano. — Quanto si cali da Milano a Venezia, dove e quale il punto più alto che si varca in cammino. — Riflessi premessi alla determinazione delle pendenze, pendenze dell’intiera linea, limiti tra cui stanno. — Perchè e come si passi sotto l’alveo del torrente Guà, e come si passi sotto l’ultima pendice dei Berici. — Del suolo percorso dalla diramazione verso Bergamo, sua pendenza totale dalla soglia della porta di San Bernardino a Guzzasete; non potersi evitare il sei per mille; giovar quindi seguir prossimamente la natural pendenza del terreno. — Tronchi e pendenze della diramazione per Bergamo. — Che della di lei lunghezza totale, quasi quattro quinti potranno essere percorsi, nella discesa, col mezzo della sola gravità. — Larghezza del piano superiore della strada, fossi di scolo, scarpe, due essere le carreggiate, morse che contengono le guide, traversi di legno di larice sopra cui le morse sono chiodate, fondamento sotto ai traversi, cautele per impedire che si muovano nelle curve......................... » 15

Capo V. Quante strade, quante acque s’incontrino colla strada di ferro. — Essersi provveduto alla comoda continuità delle prime, ed al passaggio delle seconde. — Quante strade postali s’intersechino, e di quanto vi si passi sopra o sotto. — Dei ponti proposti quasi tutti essere di muro, di legno pochissimi; que’soli che il farli di di muro avrebbe richiesto spesa e tempo soverchio. Anche in quei di legno le spalle esser sempre di muro, le pile finche si può. — Pei meno facili aversi sviluppato i pensieri, e fatti i disegni. — Questi esser note, quello della laguna compreso. — Dirsi una parola degli otto primi, più a lungo del nono, ma nei capi se-