Pagina:Prose e poesie (Carrer).djvu/275

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sità e l’ostinazione di Leonardo, sono tutte genti dabbene, e dal più al meno rassegnate e tranquille. Primieramente la novella non l’ho inventata, come sapete; e vi ho detto fin dalle prime che le fo da storico anziché da romanzatore. In secondo luogo di novelle terribili, e di caratteri di persone sovranamente malvage, ne trovate a bizzeffe in tutti i libri di questo genere che si stampano al nostro tempo. E se avessi voluto badare a quel che mi fu raccontato, avrei potuto terminar la novella col mio bel lampo di luce infernale, nè più nè meno di quello che s’usa. Perchè mi fu detto essere corso voce che il prelato, indi a pochi mesi della cerimonia, morisse, non senza sospetto di avvelenamento. Ma vi posso assicurare che ella è pretta menzogna. E devo anzi soggiugnere, mi perdonino gli amatori del genere spaventoso, che i giorni di Felicita e di Saverio passarono tranquillissimi. Una sola sventura toccò a queste nozze, che per essere fatte così all’impensata, non poterono aver sonetti.


TRE INCONTRI E UN MATRIMONIO.

I.

Reginaldario, scusatemi se il nome di questo personaggio vi riesce un po’ stravagante; Reginaldario era arrivato di fresco in X....: co-