Non salsi è ver leggiero
Pin, nè spronai cavallo,
Quando l’Anglo severo
Uscisti e il lieve Gallo
Colla virtù d’insoliti
18Concenti ad allegrar
Ma dietro il chiaro grido
Di tua crescente fama,
Teco di lido in lido
Venni con ansia brama
Sull’ale infaticabili
24Del caldo immaginar.
Poi quando il mar britanno
Rivalicasti, e gli erti
Gioghi per nostro danno
Dal gran Punico aperti.
Che il tuo bel seno, Italia,
30Primiero insanguinò.
Sclamai: non lunga vìa
D’amico ciel separa
Te dalla patria mia!
O patria mia, prepara
Serti, e il più dolce cantico
36Che sul tuo mar suonò.