Pagina:Prose e poesie (Carrer) II.djvu/87

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     E di loro al più già pesa
     60Di trovarsi a quell’impresa.

Ma del duce nell’orecchio
     Qualchedun mormora un detto,
     Per cui fassi altro apparecchio
     E a scalar si pensa il tetto,
     E alcun embrice levato
     66Di là coglier l’ostinato.

Come tigre, che nel cavo
     Speco aggiunta si ritrova,
     Non depon l’animo bravo,
     Ma ne fa l’estrema prova;
     Desiderio inciocca i denti
     72E borbotta questi accenti:

— Accerchiato hanno i codardi
     La magion del prode Userta,
     Cui non furo a fuggir tardi
     Tante volte all’aria aperta;
     Nuovo ardir s’è in lor trasfuso,
     78Ch’ei son molti, io solo e chiuso.

Erte rupi, donde scende
     Indomabile il torrente,
     Boschi intatti, valli orrende,
     Tra cui vissi confidente
     Nel mio core e nel mio braccio,
     84Atti a trarmi d’ogni impaccio;