Pagina:Prose e poesie (Carrer) III.djvu/137

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mostrare per un’altra infinità di frasi proverbiali che da essa procedono direttamente, non dobbiamo trascurare, come diceva a principio, qualunque sia il fatto del quale intendiamo di far ragione, l’esame più scrupoloso degli intermedii. Diportandoci secondo ragione in questo esame, ci verrebbe spesse volte trovato che quella la quale fu a principio ragion principale delle nostre azioni, prima ancora di cogliere il segno al quale eravamo indirizzati, si cangiò in ragion secondaria, altra essendone ad essa surrogata da sopravvenuta accidentalità, o dalla stessa mutabile tempera del nostro animo.

Chi si addestrerà nell’esame degli intermedii fuggirà alle illusioni di una soverchia speranza o di un timore soverchio, qualunque sia l’impresa alla quale intenda di porsi. Torno al detto di chi a’ tempi moderni non ebbe eguale nella vastità de’ concepimenti, e nella velocità del mandarli ad effetto: in molti uomini prevale il coraggio alla forza, in molti altri la forza al coraggio, ma quegli è solo atto a condurre a buon riuscimento le più difficili imprese, nel quale queste due potenze si trovino secondo le debite proporzioni. Ora chi mira solamente al termine della via sulla quale si getta, e non pensa agli ostacoli che frappongonsi, può rimanere sedotto dal proprio ardire, o dal proprio timore respinto. Dico respinto dal proprio timore, perche molte volte disperato ci sembra un dato fi-