Pagina:Prose e poesie (Carrer) III.djvu/231

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amore? Parliamo sempre d’animi delicati; chè certo questo discorso non reggerebbe per quelli, uomini o donne che sieno, da’ quali si ode fare talvolta questo lamento: che ne sarà dopo il rompersi di questa relazione, in una età in cui altre non possono rannodarsene! Affezioni alle quali può tornare a conforto il venire surrogate da altre dovrebbero essere anomalie: se ciò stesse nelle regole generali ne avrei vergogna per la specie umana. La perdita delle sostanze all’incontro si fa sentire più intensa nell’età inoltrata, in quanto che ad essere apprezzate non abbisognano di un cuore molto sensitivo o di una fantasia molto viva, e per altra parte contentano bisogni molto continui e molto uniformi. Il giovane non le considera che come mezzo ad uno di que’ tanti fini che il volubile desiderio gli mette davanti, e perdute non dura fatica a credere di poterle ricuperare. Il vecchio all’incontro non ha troppo arbitrio nel prefiggersi una meta, il mezzo ed il fine si confondono assai facilmente nella sua estimativa; quando gli manca la canna sulla quale reggevasi, si sente mancare il piede.

Oltre queste differenze riferibili ad ogni genere di persone, altre ve ne sono le quali mirano ad alcune persone in particolare. E qui bisogna confessare ch’egli è dove ogni uomo può e deve farsi ragione da se solo. In questo intendimento è dettata la sentenza Dantesca; intendendo quel divino ingegno parlare di sè meglio che d’altri, e