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Pagina:Prose e poesie (Carrer) IV.djvu/68

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giornali la è tanta, che non solo coloro, i quali si piccano di letteratura, ma quelli pure che attendono ad altro, consacrano ad essi qualche porzione del loro tempo. E le donne? Anche le donne vogliono avere sui loro tavolini un qualche giornale, e talune non si contentano nè manco di un solo. E vi sanno discorrere e del tale e tal altro libro uscito di fresco, e del tale o tal altro ingegnoso trovato recente, e della fortuna de’ recitanti e delle cantatrici, e in somma di ogni cosa, oltrechè delle mode che sono adesso trattate poco meno che con scientifica gravità. Sicchè egli conviene anche a chi aveva fatto voto di non guardar mai più libri in sua vita, quando voglia chiacchierare colle signore di qualche garbo, non che cogli uomini di educazione un po’ fina, logorarsi gli occhi su quelle sterminate facciate a doppia colonna, e tener dietro a tutte le fanfaluche che vengonsi pomposamente sciorinando dai compilatori de’ giornali. Alquanto di questo guaio lo si aveva negli almanacchi, dei quali, oltre il comperarli, era necessario scorrere qualche brano a non parer nuovo affatto nel mondo elegante; ma era un guaio di una volta per anno, laddove la maledizione de’ giornali ti è sempre alle spalle, non ti lascia respirare nn sol giorno.

Lascio ai lettori il pensare con quanto gusto si ascoltasse siffatto discorso intorno ai giornali, da chi, non so se per volontà propria o per al-