77 Maravigliossi di questo la dama,
E disse: Io ero in un pensiero strano,
D’abbatter un tal uom c’ha tanta fama.
Orlando anco la lancia ruppe invano,
Perchè lo scudo è incantato e la lama;
Dunque le spade pigliavano in mano,
E cominciorno la battaglia insieme,
Per modo che d’Antea Rinaldo teme.
78 Are’ voluto, tanto è innamorato,
Del suo cugin veder la terra rossa;
E come Orlando il colpo aveva dato,
Gli rimbombava nel cuor la percossa,
E par che ’l petto gli resti intronato,
Come avviene allo infermo per la tossa:
Ed ogni volta con Cristo si cruccia,
E dice l’orazion della bertuccia.13
79 Alcuna volta che Antea superava
Un poco Orlando, egli arebbe voluto
Ch’ella il gittassi in terra, e sospirava,
E con sue proprie man porgergli aiuto:
Guarda costui quanto Amor lo ’ngannava!
Ch’era di poco di Francia venuto
Con tanta impresa a trarlo di prigione,
Ed or chiedea la sua distruzione.
80 Or basti questo esemplo a chi m’intende:
Orlando con Antea mirabil pruova
Facea col brando, e costei si difende,
Però che l’arme sua fatata truova,
E spesso a lui simil derrate rende;
Ma sopra l’armi sue poco ancor giova,
Però che Orlando tale avea armadura,
Che regge a tutte botte, in modo è dura.
81 Durò tutto quel giorno la battaglia,
Sanza avanzar l’un l’altro di niente,
Da poi che l’arme non si rompe o taglia:
Era già il sol caduto in Occidente,
E non restando la fiera puntaglia,
Orlando disse alla dama piacente:
Credo che tempo da ritrarsi sia,
E facendo altro, sare’ villania.