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     Gridan: Prendili, prendili: dal carcere
     Sono sfuggiti. — E due guardie da lungi
     Notano a noi; ma già la sponda amica
     Ne raccoglie ed un sasso le temute
     Catene ispezza; molle d’aqua a lembo
     A lembo ne stracciam l’ultima veste. —
     Gli insecutor s’affrettano: speranza
     Ne affida arditi; ivi seggendo aspetto.
     L’un tuffa il capo sotto all’onde e l’onde
     Rigurgita e tra’ gemiti nel fondo
     Come piombo precipita. Più forte
     Tranata l’altro il flutto e nella mano
     Leva il fucile e il mio gridar non cura,
     Ma ostinato s’avanza; or sulla fronte
     Ecco gli volan rapidi due sassi. —
     Quivi affondò. — Di nuovo allor nell’onde
     Ci gettammo e a inseguirci altri non era
     Sì ardimentoso: già presso è la riva
     E si fugge nel bosco. — Il poveretto
     Le gelide d’autunno aque e la grave
     Fatica non durò; venirgli ei sente
     Men le forze novelle: infermo e’ cadde
     E ancor librarsi intorno i negri sogni
     Egli vedea. Tre dì non ci partimmo
     L’uno dall’altro; e mai l’egra pupilla