Pagina:Puskin - Racconti poetici, 1856.djvu/238

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eugenio anieghin 197

lo scettico Bayle;1 lesse Fontenelle,2 e non volendo mostrarsi parziale, lesse anche alcune opere nostre: gli almanacchi e i giornali, che mi fan ripassar le mie lezioni e che mi pettinano pel di delle feste con certi complimenti pieni di garbo.

E sempre bene.

Ma ahimè! Egli leggeva cogli occhi; la mente come farfalla errava lontan dal libro. I sogni, i desiderii, i patimenti suoi vincono ogni suo sentimento. Fra le righe stampate, egli ne legge altre tutte diverse, cogli occhi della mente. Queste righe imaginarie assorbono tutta la sua attenzione. Esse gli ricordano il tempo passato ora sereno, ora fosco; mille progetti, farneticaggini, minacce, interpetrazioni, prognostici; una lunga istoria strana, eppur vera, e le lettere d’una gentil fanciulla. E profondandosi ognor più in quella fantasmagoria, ravvisa in mezzo a una oscurità diafana lo spettro instabile del Faraone. Poi, cangia la scena, ed egli scorge un giovine giacente sulla neve come sopra un letto e che sembra dormire... E ode queste parole: “Come! morto!” Talvolta rivede i suoi nemici da gran tempo obliati, i suoi calunniatori insolenti e codardi, le belle traditrici che adorava, i perfidi parasiti che lo adulavano; talvolta distingue una villa circuita d’alberi, e, alla finestra, discerne essa..... essa sempre!

  1. Filosofo francese, autore d’un dizionario critico dal quale Voltaire trasse i suoi più validi argomenti.
  2. Filosofo francese, autore del libro sulla Pluralità dei mondi, primo tentativo fatto in Europa per rendere la scienza accessibile a tutte le intelligenze.