Pagina:Raccolta di rime antiche toscane - Volume primo.djvu/29

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Fina suo cominciato,

     Da la gente e lodato.
Sì come dice un mutto,
     La fine loda tutto.
E tutto ciò, che face,
     O pensa, o parla, o tace,
In tutte guise intende
     A la fine, ch’attende.
Dunqua è più grazïosa
     La fine d’ogne cosa,
Che tutto l’altro fatto.
     Però ad ogne patto
Deve uomo antivedire
     Ciò, che porrà seguire
Di quello, che comenza,
     Che ha bell’apparenza.
Che l’uom (se Dio mi vaglia)
     Creato fue san faglia
La piu nobile cosa,
     E degna, e prezïosa
Di tutte creature.
     Così quel, ch’è ’n alture
Li diede signorìa
     D’ogne cosa, che sia,
In terra figurata.
     Ver’è ch’è vizïata
Da lo primo peccato,
     Donde ’l mondo è turbato.
Vedi, ch’ogn’animale
     Per forza naturale
La testa, e ’l viso bassa
     Verso la terra bassa,
Per far significanza

     De la grande bassanza