Pagina:Racconti sardi.djvu/86

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visa sul mento gli dava un’aria bellissima che lo trasformava tutto;) Gella vestiva di colore!...

Se ne stava in fondo alla stanza, le spalle appoggiate alla finestra chiusa, e benchè il suo viso restasse oscuro sul fondo luminoso dei vetri la cui luce le circondava i capelli con una sfolgorante aureola, mi parve pallida, ma gli occhi scintillanti di un sorriso misterioso. — Tutte queste osservazioni le feci in un lampo e solo dopo le potei ben delineare. In quel momento ero così esaltato che corsi prima a Gella che a mio padre, in atto di abbracciarla. Ma lei mi stese freddamente la mano. — Mio padre intanto, contento senza dubbio del mio insolito slancio d’affetto per Gella, si arricciava i baffetti biondi, e mi diceva con un sorriso:

— Abbracciala pure. È mia moglie!...

(1892)