Pagina:Racioppi - L'agiografia di San Laverio del 1162.djvu/151

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— 143 e manipolazioni di ogni sorta monumenti e documenti! — a chi piacesse di credere, invece, che anche il nome di Roberto diacono fosse dato postumo al monumento laveriano da uno dei tanti artefici di falsi titoli di archivio, noi non avremmo che cosa rispondere in contrario. Ma, sulla via del dubbio, non sapremmo seguirlo tant’oltre. Esiste, por l’autenticità del diacono saponarese del secolo XII, quello che usa dire nei tribunali un principio di prova scritta. Io l’accetto come dato, a mio giudizio, sufficiente. Ma ancorché fosse provato il contrario di quello che io credo, nulla, panmi, scemerebbe al complesso di ciò che abbiamo voluto dimostrare in queste illustrazioni al monumento laveriano, riguardato come una fonte della storia basilicatese al medio evo.