Pagina:Racioppi - L'agiografia di San Laverio del 1162.djvu/92

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L’agiografia di san Gerardo vuole, ò vero, affermarsi contemporanea ai fatti che essa ricorda; ma non essendo, a dir tutto, che un tessuto di amplificazioni retoriche, ed una trama, assai poco fitta, di luoghi comuni e di generalità campato in aria, l’impronta vera o certa della contemporaneità le fa difetto. È scritta, si dice, da un Manfredi, discepolo al santo che è morto nel 1119; vi si parla della solenne canonizzazione del santo, che egli stesso, il Manfredi, promosse da papa Callisto (a romano pontífice, Callisto nomine, riva voce canoniezatns est) nel 1123 o 1124, che in quest’anno appunto si mori Callisto II. Ora, pur mettendo da parte che nei cataloghi dello canonizzazioni papali, da Callisto II non si trovano ascritti al canone che due soli santi, cioè san Bertoldo vescovo e sant’Ugone abate, vuolsi osservare che il santo potentino sarebbe stato canonizzato in Roma dopo soli quattro anni, o cinque al più, dalla sua morte in Potenza. Cotesto periodo di tempo è, per la brevità sua, così straordinario, che quello sarebbe stato il primo esempio di canonizzazioni solenni innanzi che fosse trascorso il periodo di qualche generazione almeno, o fosse almeno per equipollenza tramutato in espressa canonizzazione il culto di < beato,> già reso all’uomo pio, da tempo immemorabile. Se, dunque, il fatto che si afferma è di per sè sospetto, l’autenticità di chi lo afferma de visu è dubbia o sospetta. E la ragiono del sospetto ingigantisce, quando, considerando alla menzione < contemporanea > del Leo cpiscoims grumentinus, si ricordi che nel 1124 la chiesa grumcntina non esisteva più, non esisteva la marsienna già da lungo tempo. So il titolo dato a Leono fosse duplice, cioè < grumentino e morsicano, > l’incongruenza sarebbe minore; ma improntare il suggello della vita a ciò che più non esiste, o ricusarlo invece a ciò che esiste, non ci conforta gran fatto a riposare sulla fede di chi faccia di tali miracoli. Per me sta dunque che l’agiografia potentina non sia contemporanea ai fatti che racconta, nè sia dell’epoca in cui si dice vissuto il Manfredi scrittore e vescovo, cioè dal 1124 al 1110.1 Conf. Dizionario di erudizione tlorico-ccclesiaslica del Monoxr, ad v. Canonizzazione il g 7 intitolato: «Catalogo dei Santi dii’ romani pontefici soli lenneincnte canonizzati, e di cui si hanno incontestabili provo, cominciando