Pagina:Ragguagli di Parnaso.djvu/30

Da Wikisource.
6 RAGGUAGLI


Nel medesimo Fondaco si vende ancora (mà à peso di oro) il finissimo inchiostro, molto più pretioso dell’azzurro oltramarino, il quale dalle penne de i letterati scrittori vertuosamente disteso nelle carte, serve per imbalsamar, e render odoriferi i cadaveri de i vertuosi, ove quei degl’ignoranti gettano insopportabil fetore, e presto si convertono in cenere, e con questo solo inchiostro nella memoria delle genti si eterna quel nome de gli huomini letterati, che in quei, che non sanno, subito muore, che chiudono gli occhi, balsamo per certo di vertù sopra humana, poiche quei, che se ne ungono, vivono ancorche muoiano, e dal mondo solo partendosi col corpo, eternamente vi stantiano con la memoria de gli scritti loro.

Somma grande di danari cavano ancora quei Politici da un’olio, che vendono, più volte stato sperimentato esquisitissimo per corroborar lo stomaco de’ Cortigiani, affine che senza indebolir la complessione della patienza, gli sfortunati francamente possano digerir gli amari disgusti, che così spesso sono forzati inghiottir nelle Corti.

Vendono ancora in alcune picciole ampolle di vetro (e di queste il Menante, che scrive le presenti cose, è stato fortunato di haverne una per honesto prezzo) l’odorifero sudor humano, mirabilissimo per profumar quei, che con la fragranza de i Muschi, e de i Zibetti delle honorate fatiche loro vogliono poter con la penna in mano comparir tra gli huomini letterati.

Gran spaccio si fa ancora in quel Fondaco di alcuni Morselletti fatti di finissima pasta reale, molto eccellenti per aguzzar l’appetito di certi ostinati Stoici, affine che con somma avi-


dità