Pagina:Raimondo Montecuccoli, la sua famiglia e i suoi tempi.djvu/272

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conosciuto il bisogno di Wrangel, s’era voltato verso la Germania. Mutata per tal guisa la condizione delle cose, e mancategli ancora le truppe bavare, dal principe loro richiamate presso di sé ad istanza de’ ministri francesi, ogni suo disegno venne frustrato. Di Raimondo, per lettere del 31 di luglio e del 5 di agosto, sappiamo che era sotto Lehnausen, castello in capo ad una roccia guardato da cento uomini, dal quale aveva deviate le acque, sperando ancora che i calori della stagione gusterebbero quelle che la guarnigione aveva in serbo entro 30 botti. Per questo modo, o per altro, si rese il castello a discrezione il 5 di settembre, come si ha da una lettera di lui conservata nell’archivio mediceo; lo dette egli in guardia ad un colonnello Semeda, e passò poscia a Naumburg, donde vegliava su quella recente conquista e sull’assedio di Friedland, alla direzione del quale aveva posto il colonnello Strassoldo. Erano in quel frattempo incominciate le grandi evoluzioni delle forze riunite di Svezia e di Francia, che miravano allora a costringere alla neutralità la Baviera, colla quale erano corsi trattati non potuti poi condurre a termine. Mentre al Wittemberg giungevano sei reggimenti di rinforzo ch’egli andò ad incontrare di là dall’Oder, quelli che l’imperatore aveva promessi a Montecuccoli, venivano invece avviati verso la Baviera: e già dicemmo che duemila cavalli gli erano stati tolti, sicché appena tremila uomini gli rimasero per resistere alle accresciute forze del nemico. Radunato lo scarso numero de’ suoi sotto Frieberg, stette Raimondo alcune tempo aspettando i provvedimenti che fosse per prendere l’imperatore se non voleva perdere la Slesia, e forse la Boemia, che veniva intanto dal Wittemberg corsa e devastata senza posta. Ma ecco che, in luogo de’ sussidii sperati, un ordine improvviso dell’arciduca lo invita a raggiungerlo colla sua gente, meditando esso di dar battaglia a Wrangel. S’avviò egli dunque per la Boemia, e il Torresini avvertiva il passaggio di lui per Praga il 29 di settembre, seguito da quattro reggimenti di