Pagina:Raimondo Montecuccoli, la sua famiglia e i suoi tempi.djvu/351

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Silvio, che forse allora non erano in possesso dei feudi ad essi spettanti.
Del primo di essi diremo sotto l’anno 1664 come fosse investito di alcuni feudi: successe il secondo a Ferrante in quello di Sassostorno, dimenticato nell’imperfetto documento ora citato. Non trovasi poi menzione di Renno, ch’era del conte Andrea.



Capitolo II

Guerra di Polonia e di Pomerania

Col ritorno di Raimondo a Vienna avevano termine quelle che dir si potrebbero le sue vacanze, imperocché l’imperatore lo avesse richiamato per metterlo a capo della cavalleria di un corpo di truppe comandato dall’Hazfeld e destinato, quando che fosse, ad entrare nel regno di Polonia, dove strani accidenti a quel tempo accadevano. Casimiro re di quel popolo , poiché gli fu annunziata l’ascensione al trono di Svezia di Carlo Gustavo, commise l’imprudenza di recargli offesa, mettendo innanzi diritti che diceva avere come erede di quelli della famiglia Wasa (diritti ai quali rinunziò poi nel 1660). E con ciò venne egli a suscitare gli spiriti bellicosi di un principe desideroso di gloria, e circondato dai famosi generali svedesi e tedeschi che si erano resi insigni nelle precedenti guerre, o dai loro figli cupidi di emularli.

Sbarcò Carlo Gustavo nella Pomerania con 60.000 uomini in gran parte provati in guerra; e secondato da principi tedeschi, e da uno di que’ partiti di polacchi, usi lacerare colle discordie la patria loro infelice, non tardò ad avere in poter suo in meno di tre mesi quasi intera la Polonia, costringendo Casimiro a riparare ad Oppelen nella Slesia ch’era feudo suo, nel mentre che Raimondo Montecuccoli tornava dal suo viaggio d’Italia. Ad