Pagina:Raimondo Montecuccoli, la sua famiglia e i suoi tempi.djvu/401

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fuggiva dopo un conflitto avuto colle truppe del suo competitore Abaffi, del quale valevansi i turchi per prepararsi l’acquisto della Transilvania. L’infelice Kemeni in quella occasione era stato soccorso dal Montecuccoli, che gli aveva mandato duemila cavalli con quattrocento dragoni, comandanti da un colonnello Gherard, secondo scrive Priorato; ma i turchi erano venuti numerosi al campo di Abaffi, e non vi fu modo di superarli: poca la strage nella battaglia, molta durante la fuga . A quel tempo Raimondo era a Clausemburg in qualità di commissario regio, insieme col già nominato Rothal, alla dieta dell’Ungheria superiore ove si doveva trattar dei quartieri da darsi alle truppe imperiali, e circa la guarnigione della città stessa. Dopo lunghi contrasti i commissarii ottennero che le truppe, sparse allora per miserabili villaggi, potessero ritirarsi in alcune contee e prendervi men disagiati alloggiamenti, andando però alquanti reggimenti a svernare negli stati ereditarii dell’imperatore, come avvisa il Priorato. I grani poi necessarii alle truppe rimaste in Ungheria fu mestieri in massima parte acquistare nella Polonia, due soli signori ungheresi essendosi offerti al Montecuccoli di vendergli una parte de’ proprii. L’odio nazionale degli ungheri verso gl’imperiali giunse allora tra i possidenti al punto di far sgombrare dai contadini le case loro lasciandole vuote, acciò gl’imperiali non trovassero di che vivere, incitandoli poi a correre le campagne, dove quanti soldati trovassero, o soli o in poco numero, tutti li avessero uccisi, come vedemmo aver narrato anche l’Angelini nella sua storia. I quali fatti alcuna volta spinsero i soldati al furore ed alle rappresaglie. Atroci vendette da loro si fecero su quegli ungheri, che parteggiavano pei turchi: uno di essi ch’era loro spia, caduto nelle forze degl’imperiali a Zatmar, dice il Priorato che, posto vivo sul fuoco, venne arrostito: un altro che s’era fatto maomettano, fu impalato. Chi legga poi le storie dell’Ungheria, vedrà a quali inauditi sup-