Pagina:Raimondo Montecuccoli, la sua famiglia e i suoi tempi.djvu/513

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fortino che difendeva quel ponte. Fece allora Montecuccoli passare il Reno a Spira alle sue truppe, o ad una parte di esse, e offrì battaglia a Turenna; questi non l’accettò, ma poi avvisando che avesse errato il generale cesareo col lasciare indifeso l’oltre Reno, facendo osservare a’ suoi ufficiali come anche i grandi generali fossero esposti a commettere sbagli, passò egli stesso quel fiume. Allora temendo Montecuccoli che potesse egli investire Offenburg che a lui premeva conservare, così celeremente ripassò sull’altra sponda, e corse a quella volta, che Turenna, vedutasi tolta di mano la preda agognata, ebbe a dire che troppo bene l’avversario aveva saputo rimediare al suo errore. E nota il Borgognone, come scrivesse allora quel generale alla sua corte, così acconciamente aver Montecuccoli ordinate le cose sue, che sarebbe stato imprudenza l’attaccarlo. Un colpo molto ardito fu detto da Ramsay quel passaggio del Reno fatto da Turenna: in grave pericolo sarebbesi egli infatti ritrovato, se fosse riescito a Montecuccoli, come tentò di fare, di togliergli i due ponti che gli servivano di comunicazione coll’altra sponda, e perciò colla Francia. A Vienna invece si biasimava Montecuccoli, perché non aveva impedito ai francesi di passare il Reno, il che invero non si vede come in tutti i luoghi avesse egli potuto fare. Incominciò allora un giuoco di astuzie e di sfide, che a lungo durò. S’accampa Turenna in luogo forte tra boschi, e due volte per trarlo di là innanzi che gli giungessero i rinforzi che attendeva, gli presenta Raimondo il fianco del suo esercito: ma egli non si muove, quantunque a disagi mal tollerabili fosse sottoposta la gente sua, come si legge nelle Memorie che un aiutante di lui ci lasciò, e si dovessero nutrire i cavalli con foglie d’alberi. Riesciva intanto a Turenna di comprare con molt’oro alquanti cittadini di Strasburg, che avendo in consegna i grani degl’imperiali, li mandarono a Basilea, dove li compraron poscia i francesi; previde egli allora che anche al nemico sarebbero per mancare i viveri, e persistette nel suo proposito di non muoversi da un luogo nel quale Montecuccoli non avrebbe potuto attaccarlo, senza esporre a rovina il suo esercito. Tutti gli sguardi erano ri-