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[cap. V.] | guerra del 1675 | 495 |
l’ardore che suol produrre il buon esito di recenti conflitti e la confidenza nel senno del duce supremo.
Di questa battaglia abbiamo la descrizione che ne lasciò il Borgognone, e quella più estesa, parimente inedita, che il Bianchi inserì ne’ suoi Avvisi, entrambe le quali qui ci studieremo di compendiare, incominciando da quella del cavalier Borgognone. Dice egli da prima del consiglio di guerra adunato dal Montecuccoli, nel quale fu deciso che l’indomani, 1° agosto, anniversario della battaglia di San Gottardo, si attaccherebbe il nemico, che aveva fatto sosta in una forte posizione difesa dal bosco di Goloschier. E così si fece. Durò tutto il giorno con varia fortuna, accanita sempre la pugna, ma alla sera vennero finalmente respinti i francesi. E qui ai detrattori del Montecuccoli che l’accusavano di non dar battaglie, chiedeva il Borgognone qual nome dar volessero a quel lungo e micidiale combattimento di due grossi eserciti; e soggiungeva che se vero fosse quanto da loro veniva asserito, ch’egli ignorasse cioè di avere a fronte l’intiero esercito nemico, più glorioso ancora tornerebbe quel fatto al generale, che perciò non si smarrì dell’animo, e vinse ad ogni modo. Quantunque in età di 67 anni,1 stette egli in quella giornata quattordici ore a cavallo, e sempre colla corazza: lo si vedeva per ogni dove a tutto provvedere e a dirigere le operazioni, esposto più volte al fuoco del nemico. Mantenne egli per tal modo la consuetudine sua di non sfidare alla cieca i pericoli, ma di affrontarli animosamente se si presentassero. Così il Borgognone. Il Bianchi, riferendosi ad un rapporto mandato subito dopo la battaglia dal Montecuccoli, dice che i francesi, entrati in qualche confusione per la morte di Turenna, atterrarono i fortini (o forse le fortificazioni) fatti da quel generale a difesa da un assalto degli imperiali (e si avrà ad intendere perché non li occupassero questi mentr’essi si ritiravano). «Questi ultimi però investirono intrepidamente, et aprirono le frontiere (trincere?) nemiche nelle quali perirono più di tremila francesi, con perdita di molti carri di munizioni,
- ↑ Montecuccoli non aveva 67, ma 66 anni.