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Nido del suo riposo;
Così vivida stella
Che sul mattino appare
Dileguasi nel mare
Alla pupilla intenta:
Oh, non dite ch’è spenta,
Non dite ch’è per lei l’ultima sera;
Dite che viva e bella
Corre ad illuminar più lieta sfera!
Io doloroso e solo
Della memoria tua ravvivo il canto,
E di celesti immagini
Questa mia dolorosa ombra consolo.
Oh, dimmi, o pia: quanti di questi ancora
Sono serbati a me giorni di pianto?
Quanto per questa tenebra
Affaticando andrò gli occhi miei lassi
Desiderosi dell’eterna aurora?
Ah, tu pensosa passi,
Pensosa passi, e la serena fronte
Al pianto mio s’imbruna....
E fischia il vento intanto, e dietro al monte
Cade la fredda luna.