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Pagina:Rapisardi - Opere, I.djvu/457

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PROPONIMENTO



Le dirò: — Da quel dì che t’incontrai
     Vago mi danza in cor popol d’inganni;
     Benchè dal trono ove superba stai
     Mille mi avventi al sen lingue d’affanni.

Saltan quai tigri i sensi miei tiranni,
     Ed io non più, ma sola il fren tu n’hai:
     Oh, se amor sai per prova, oh, il credi, assai
     Doloroso è il supplizio a cui mi danni! —

Yien l’ora ambita: a noi s’apre dinante
     La fida ombra notturna; ella al mio braccio
     Pensierosa si appende. Incerto, ansante,

Ora in fiamma mutando ed ora in ghiaccio,
     Fanciullo eterno, io tremo; il caro istante
     Rapido fugge; ella sorride; io taccio.