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Pagina:Rapisardi - Opere, I.djvu/463

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PASSEGGIATA NOTTURNA



Chi ci vedesse allor che lenta e bruna
     La sonnambula notte alzasi al ciel,
     E, sdegnosa di caste ombre, la luna
     Donasi ignuda al suo lago fedel,

Chi ci vedesse allor cheti e soletti
     Pel tacito vial muovere il piè,
     Sospiroso direbbe: benedetti,
     S’amano, e stanno in due meglio che in tre!

Eppur la sacra notte, eppur l’antica
     Zitellona del cielo e ogni astro il sa,
     Il sa ogni rana, vergine pudica
     Che dentro all’acque profetando va,

Tutti san, che se al ciel volgo io gli sguardi,
     Se voi dall’imo cor date un sospir,
     Io dico: È caldo; e voi: S’è fatto tardi;
     Voi dite: Ho sonno; ed io: Bello è il dormir!