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Pagina:Rapisardi - Opere, I.djvu/485

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CAREZZA



Mille, sotto a la man che ti careggia,
     Nascono al guardo mio forme divine;
     E a questa età, che ride e mercanteggia,
     Tolgo la disdegnosa anima alfine.

Ecco, Afrodite alla paterna reggia
     Dalle nitide emerge onde marine;
     Ecco Temi s’inchina, Apollo inneggia
     Alla superba nudità di Frine.

Salve, olimpica gente, a cui sovrana
     Legge fu la beltà, sia che in celesti
     Membra ridesse o in creatura umana;

E tu salve, leggiadra, onde al pensiero
     Bella di nova luce e senza vesti
     La vergine rivive arte d’Omero.