Pagina:Rapisardi e Carducci - Polemica, Catania, Giannotta, 1881.pdf/71

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ti),1 neanche Quintiliano,2 il quale, come il Prof. Carducci, era vivo, ma invece di scendere a pettegolezzi, ebbe a vendicarsene poi nobilmente, di tutt’altri parlando che di lui.

E come potrà egli oramai il Prof. Carducci garantire la sua dignità, quando, atteggiato ad un silenzio orgoglioso sino alla pubblicazione del Lucifero, mentre tutta Italia facea plauso al giovine poeta della Palingenesi, si risolve poi tutto a un tratto e, invece di giudicare, ti scaraventa in faccia non altro che degli insulti, delle calunnie? E mi parla lui della condotta del Rapisardi?

Candidamente: a noi fa pena, lo ripetiamo, il vedere il fiero poeta del Satana così moralmente scapitato nella pubblica opinione; ma, poi che lui ad ogni costo ci ha voluto portare in ballo, balliamo pure.

E, in coscenza, varrebbe egli la pena di badar più che tanto agli strani appunti che si vorrebber fare alla prosodia e alla grammatica nei

  1. Sat. X.
  2. Sat. VI. e VII.