Pagina:Regolamento Circolazione Treni (1936).djvu/128

Da Wikisource.

- 153 - Art. 33

se è viaggiatori, anche il treno che ne fissa l’inizio) fosse in ritardo tale che il suo transito venisse a cadere entro i limiti dell’intervallo stesso, questo non potrà di fatto avere inizio se non dopo che detti treni viaggiatori in ritardo siano transitati, ferma restando l’ora finale dell’intervallo stabilita nei fascicoli orario.

E ammesso di derogare da questa norma quando il transito dei treni viaggiatori in ritardo come sopra, dovesse avvenire solo pochi minuti prima dell’ora finale dell’intervallo stabilita nel fascicolo orario; in questo caso, l’intervallo avrà inizio con l’ora stabilita dal fascicolo orario ma ne sarà anticipata dei minuti necessari la fine, oppure se il treno in ritardo non fosse importante questo verrà trattenuto in stazione sino alla fine stessa.

Verranno considerati come treni viaggiatori anche i treni derrate e merci equiparabili indicati tali dalle Sezioni Movimento.

10. Non è ammissibile in nessun caso che l’anticipo di corsa, sulle linee dove tale facoltà è in vigore, venga applicato al treno che delimita secondo il fascicolo diario la fine dell’intervallo.

11. Per le linee a doppio binario, quando l’intervallo di interruzione non è contemporaneo per entrambi i binari, dovranno essere comprese nel fascicolo orario le disposizioni necessarie a regolare, in tale intervallo la circolazione sul binario che rimane in esercizio con le norme stabilite per le linee a semplice binario.

La circolazione dovrà inoltre essere regolata da stazione a stazione col consenso telegrafico.

12. Il personale del Servizio Lavori, nell’imminenza dell’inizio dell’intervallo, dovrà richiedere ed ottenere