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Camera dei Deputati — 7 — Senato della Repubblica


ix legislatura — disegni di legge e relazioni — documenti



I — La massoneria di Palazzo Giustiniani e le altre «famiglie» massoniche

L’organizzazione ispirata e guidata da Licio Gelli, denominata Loggia Propaganda Due, nasce e si sviluppa nell’ambito della maggiore comunione massonica esistente in Italia: il Grande Oriente di Italia. Si rende pertanto necessaria una breve disamina della presenza massonica nel nostro paese e delle sue strutture al fine di comprendere e valutare nella sua esatta dimensione il fenomeno della Loggia massonica P2, oggetto di un apposito provvedimento di scioglimento votato dal Parlamento.

La massoneria italiana si compone di due maggiori organizzazioni o «famiglie», comunemente indicate con il sintetico riferimento alla sede storicamente occupata, come di Palazzo Giustiniani e di Piazza del Gesù; questa si configura a sua volta come promanazione della prima a seguito di una scissione intervenuta nel 1908, in ragione di contrasti attinenti l’atteggiamento da assumere sulla legislazione concernente l’insegnamento religioso nelle scuole. Accanto a questi due gruppi di rilievo nazionale — la cui consistenza è valutabile tra i 15-20 mila iscritti per Palazzo Giustiniani e tra i 5-10 mila per Piazza del Gesù — sono presenti altri minori gruppi locali con una consistenza valutabile, per ognuno di essi, nell’ordine di alcune centinaia di iscritti.

Prendendo in esame le due organizzazioni principali va messo in rilievo, ai fini che qui interessano, che il modello strutturale assunto è quello di una distribuzione degli iscritti secondo una scala gerarchica modulata per gradi. Questa scala gerarchica conosce una divisione fondamentale tra Ordine, comprendente i primi tre gradi, e Rito, comprendente i gradi dal quarto al trentatreesimo; talché; mentre tutti coloro che fanno parte del Rito sono necessariamente membri dell’Ordine, non necessariamente vale l’assunto contrario. Trattasi in altri termini di due livelli collegati ma non coincidenti, l’uno sopraordinato all’altro secondo un modello di struttura verticalizzata che presiede a tutta l’organizzazione massonica, all’interno della quale poi la mobilità degli iscritti nella gerarchia è regolata dalla stretta applicazione del principio di cooptazione che determina ogni passaggio di grado, nonché l’ingresso nell’Ordine e poi nel Rito. Gli iscritti, a loro volta, sono raggruppati in logge aventi base territoriale; e la domanda di iscrizione ad una loggia è requisito fondamentale per l’ingresso di un «profano» nella massoneria, per cui, in linea di principio, non si può appartenere alla massoneria se non attraverso il momento comunitario della iscrizione ad una loggia. La massoneria di Palazzo Giustiniani con-