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Camera dei Deputati — 38 — Senato della Repubblica


ix legislatura — disegni di legge e relazioni — documenti



Argomento, poi, che si ritiene di estremo rilievo in ordine alla natura degli elenchi, secondo quanto osservato dal Commissario Mattarella, è quello che si ricava dalle conclusioni della seconda perizia ordinata sulle liste stesse dalla Commissione, non preceduta in questi suoi riscontri da alcuna consimile attività da parte di altri organi inquirenti. I periti rispondendo ai quesiti loro posti hanno specificato che le liste non sono state compilate in un unico contesto ma risultano il frutto di successive, diverse operazioni di battitura; in particolare l'analisi peritale condotta partitamente su ogni pagina del documento dimostra che molte delle annotazioni apposte in margine ad ogni singolo nome non furono battute contestualmente al nome relativo. Questa conclusione dimostra al di là di ogni verosimile dubbio che le liste sequestrate erano in sostanza quello che ad un primo esame denunciano di essere: un documento nel quale veniva registrata la gestione amministrativa e contabile della loggia. Si vuole infine rilevare che tali argomentazioni collimano con i risultati della prima perizia, dianzi citata, dai quali emerge che gli ultimi nominativi (di affiliati per i quali era da perfezionare l'iniziazione) vennero inseriti nelle liste poco prima della effettuazione della perquisizione, essendo i loro nominativi impressi nel nastro ancora inserito nella macchina da scrivere in uso nell'ufficio di Gelli. Si osserva da ultimo che la constatazione dei periti che alcune delle annotazioni furono riportate invece contestualmente al nome relativo, vale a indicare che gli elenchi sequestrati non costituivano l'unico documento anagrafico in uso presso la segreteria di Gelli, ponendosi piuttosto come una copia od un estratto del documento di segreteria per il quale vi era correntezza di uso da parte del personale addetto.

Le conclusioni desumibili dalle perizie sono suffragate dalla testimonianza della segretaria di Gelli, la quale, pur rendendo la non verosimile dichiarazione di ignorare il significato delle sigle contenute nel documento, ha peraltro affermato che tali annotazioni venivano da essa effettuate meccanicamente, sotto diretta dettatura del· Gelli. Tale affermazione contiene dunque !'indiretta ammissione che l'elenco veniva usato per apporvi le indicazioni del caso, al momento nel quale se ne manifestava la necessità, ed è suffragata dalle annotazioni riportate in un foglio tra le quali il Gelli, sotto la voce «Memoria x Carla» ricordava tra l'altro alla segretaria di «finire gli elenchi per settori con aggiornamento ».

Ultimo riscontro relativo alla rilevazione esterna del documento è quello relativo alla coincidenza tra le sigle apposte in margine ad ogni nome1) e le ricevute contenute negli appositi bollettari, le annotazioni del registro di contabilità nonché i versamenti sul conto intestato a Licio Gelli presso la Banca Popolare dell'Etruria, nel senso che ogni registrazione consegnata in uno di questi documenti risulta generalmente apposta, con la sigla relativa, sulle liste in esame, che pertanto, anche sotto questo profilo risultano frutto di puntuali aggiornamenti contabili.

  1. a) «Con. Pag.» per Consegnato Pagato; b) «Sp. Pag.» per Spedito Pagato; c) «Con. Ver.» per Consegnato Versato.