Pagina:Riccardo Brogi, Il palio di Siena, 1894.djvu/13

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Al Lettore,

Nel breve giro di pochi anni è la terza edizione che vien pubblicata di questo mio modestissimo lavoretto. Segno che qualche cosa c’era dentro da interessare la curiosità di non pochi lettori.

Concedo che il merito è tutto del Palio; quando uno lo vede per la prima volta ne rimane sorpreso e si invoglia naturalmente di conoscerlo in tutti i suoi più minuti particolari caratteristici, e comprendo perfettamente la sua giusta sodisfazione unita ad un tantino di riconoscenza verso chi, senza tanta pompa di retoriche divagazioni e di fronzoli filologicamente peregrini lo ha messo in quattro balletti al corrente di tutto.

In questa nuova edizione ho rifatto quasi tutto da capo, ampliando in particolar modo la parte storica, correggendo le inesattezze e, tenendo conto dei desideri che volta a volta mi esprimevano forestieri cortesi, a cui qualche cosa rimaneva oscura o incompleta, l’ho corredata di abbondanti note esplicative, intercalando poi nel testo qualche disegno come porta il costume.

Del resto — ripeto quello che ebbi a dire in altra edizione — scrivendo del Palio di Siena non mi