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Pagina:Ricerche critiche intorno alle medaglie di Costantino Magno.djvu/8

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Il più antico monumento epigrafico pubblico, che finor si conosca, insignito del sacrosanto monogramma frapposto alle greche lettere A ed Ω, si è quello di Sitten dell’Elvezia, dedicato nel 377 sotto Graziano (Mommsen, Inscr. confoeder. Helvet. Lat. p. 3 n. 10: Le Blant, Inscr. Chret. de la Gaule t. i p. 496); ma nelle monete Imperiali quell’adorato segno Cristiano comparisce di già un 40 e più anni prima sotto Costantino Magno, il quale, a detto di S. Ambrogio (Orat. de obitu Theodos. n. 40), quod primus Imperatorum credidit, et post se hereditatem Fidei principibus dereliquit, magni meriti locum reperit. A parere dell’Eckhel (t. viii p. 89) ex nummis pertinax Constantini in vetera sacra odium, et adversum Christiana adfectus probari non potest. Ma il sommo numografo a questo luogo parmi precipitasse il suo giudizio non ponendo tutta la diligenza nel rintracciare tutti quanti i segni di Cristianesimo, che ricorrono nelle monete di Costantino e de’ suoi figliuoli, e non facendo la debita distinzione degli anni del di lui impero, e de’ riguardi che quel saggio Principe aver doveva alle circostanze de’ tempi (cf. Euseb.