Pagina:Ricerche sul progetto di una strada di ferro da Milano a Venezia.djvu/43

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Vi sarebbe fra noi un fonditore capace di eseguire in men di quattro mesi (dal 6 di maggio 1835 alla fine di settembre) la improvvisa commissione di quasi due milioni di kilogrammi (1,828,800), e ciò senza interrompere il corso della solita fabbricazione e senza cercare ajuto ad alcun’altra officina? Il Cancelliere delle finanze britanniche nel suo ragguaglio annuale (6 maggio prossimo passato) giustamente si vanta di questo fatto che rende mirabile al mondo la potenza di quei fabbricatori.

38.

Qui sarebbe il luogo di dir qualche cosa dell’altra linea di rotaie che dovrebbe condur da Venezia a Trieste. Pel momento le due imprese si farebbero certo danno disputandosi a vicenda i lavoratori, le materie e quel che è peggio gli azionisti. È incredibile la velocità con cui gli uomini, docili all’immaginazione più che al raziocinio, passano dall’indolenza all’eccesso dell’attività per poi ripiombare nella inerzia. Inesperti di queste operazioni, scevri di credito e di mezzi, incertissimi dell’esito, nondimeno intraprendiamo la più gigantesca linea che siasi tentata in Europa, giacché riesce mezza volta di più che quella tra Birmingham e Londra. Eppure non ci basta, bisogna nello stesso fiato intraprenderne un’altra che passi attraverso ai più sfrenati torrenti d’Italia, un solo dei quali vuole un ponte più lungo di due mila passi, se pure sarà contento di sopportarlo. Se ci cale di tentar cose eseguibili, poniamo per principio di far le cose ad una ad una.

39.

Ora in caso di alternativa qual delle due linee converrebbe a farsi per la prima?

Nell’interesse municipale dei Triestini e Veneziani giova che il tragitto marittimo da Trieste a Venezia divenga parte necessaria della strada mercantile che dall’Italia va all’Austria, all’Ungheria ed alla Russia. Aperta una rapida linea terrestre esse rimarrebbero bensì vicine al passaggio, ma non vi sarebbero mai comprese. In ciò gli interessi di Trieste e di Venezia son concordi, e i mercanti devono badare all’interesse e non alle gelosie ed emulazioni ed agli altri pensieri da dilettante.