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Pagina:Ricordanze (Rapisardi).djvu/42

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     Dal muricciol de l’orto abbandonato
Sente il rovo l’aprile e mette il fiore;
Così dal gelo del dolor serrato
12L’aura de l’amor tuo sente il mio core.
Rondinella che torna al nido amato,
Posa in sul ramo e pispiglia d’amore;
Quand’io specchio nei tuoi quest’occhi in pianto,
16Ghita gentil, dal cor mi sgorga il canto.

     Canto, ma dentro al cor lunga e secreta
M’arde un’ansia, un desio che il cor mi sugge;
Come vana di sogno immagin lieta.
20Ogni più cara illusïon mi fugge;
La giovinezza mia mesta ed inquieta
Pe ’l deserto del mondo erra e si strugge;
Arido è il labbro mio, trepida è l’alma.
24Dolce mia Ghita, garzuolin di palma.