Pagina:Ricordanze (Rapisardi).djvu/79

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Ergeran da l’immense acque i tuoi monti.
Ecco, al ciel si confondono
Gli sconfinati mari; orbo di rai
Precipita dal ciel vedovo il sole;
Schiudon le mille gole
I terrestri vulcani; si dissolve
A l’urto dei cadenti astri la terra;
Fra la scomposta polve
Distruzion la negra ala disserra,
E ne l’eterna notte
Tutto ravvolve e inghiotte. Allor congiunto
A l’universo spirito,
Sul nulla vagherà lo spirto mio,
Ch’è di Dio parte anch’esso, anch’esso è Dio!