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Pagina:Ricordi e documenti delle biblioteche popolari Livornesi dalla loro fondazione a tutto il 1869.djvu/32

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MANIFESTI


CITTADINI,

I gravi mali che sovente colpiscono l’uomo, la famiglia e la società, sono per lo più caginoati dall’ignoranza. Volete voi porvi riparo? Diffondete nel popolo la istruzione.

La sospettosa prepotenza dei despoti costantemente avversò per lunghi secoli in Italia la istruzione del popolo; ben conoscendo che a sostenersi non potea far fondamento che sulla ignoranza e sulla immoralità delle moltitudini.

Ora i tempi sono cambiati; quel popolo medesimo che fino a ieri era stato tenuto dalle male signorie nell’abbrutimento, rialza la fronte per fruire degnamente dei grandi beni, a cui la libertà lo ha chiamato. L’istruzione è il primo bene che produce la libertà.

Fra le molte istituzioni che oggi prendono piede in Italia è certo una delle buone quella delle biblioteche popolari. La biblioteca popolare è il complemento dell’istruzione che viene data nelle scuole.

II sottoscritto si è proposto d’istituire nella città e nelle campagne di Livorno alcune di queste biblioteche. Molti illustri personaggi d’Italia hanno risposto all’invito con doni di libri e di denaro. S. A. R. il Principe Umberto si è degnato concedere a questa nobile Istituzione il suo allo patrocinio.

Cittadini,

La istituzione delle biblioteche popolari che è per ordinarsi in questa Città ha bisogno della cooperazione di tutti voi. Non una persona , non una famiglia coll'obolo o col dono di buoni