Pagina:Ricordi storici e pittorici d'Italia.djvu/210

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tetto a foggia di terrazzo, il quale s’incurva alquanto nel mezzo. Sono questi per la maggior parte ornati di vasi di fiori, ed ivi si sta la sera a godere il fresco, a contemplare la vastità del mare tinto in rosa. Le case sono attorniate per lo più da un terrazzo, o da una loggia coperta o veranda, la quale produce aspetto piacevolissimo, ornata quale si trova per lo più da una pianta di vite, e da vasi di ortensie, garofani, leandri. Quando il giardino è aderente alla casa, un pergolato vi dà per l’ordinario accesso, congiungendo questo a quella. Forma questo il più bello ornamento delle abitazioni dell’isola, imperocchè consistente in un basamento in muratura a doppia fila sui quali sorgono i pilastri che sostengono le traverse in legno a cui si appoggia la vite, tutti quei pilastri, quelle colonne danno alle case anche le più povere un certo aspetto grandioso, ed alla loro architettura carattere antico ed ideale. Si direbbero i portici di un tempio, e questi pergolati mi riccordarono più di una volta le colonne delle case di Pompei. Sorge qua e là nei giardini una palma, e la più bella si è quella del giardino del nostro albergatore Pagano, la cui casa, a paragone delle altre di Capri, può meritare il nome di palazzo.

Abitano pure fuori della città i vignaiuoli, sparsi nelle loro masserie e giardini sulle alture, od ai piedi delle rupi, nascosti e quasi sepolti fra le viti ed i leandri. Tutte quelle casette paiono sede della felicità, della tranquillità, di vita solitaria e romita.

I Capresi, due milla all’incirca, sono il popolo il più pacifico della terra, umano di sensi, dolce d’indole, svegliato, d’ingegno, dolorosamente povero, ed eminentemente operoso. Sono bifolchi, vignaiuoli, pescatori; e soltanto questi ultimi, posseggono qualcosa in proprio, la loro barca, ed il pesce che raccolgono. Gli altri, non sono in generale che semplici fittaiuoli, mezzadri; imperocchè le masserie appartengono per la maggior parte ai napoletani. Il fittaiuolo paga per lo più dagli ottanta ai centoventi ducati di fitto, che deve ricavare, oltre il suo sostentamento,