Pagina:Ricordi storici e pittorici d'Italia.djvu/311

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le ultime, e non ho avuto mai alla mia mensa tanta varietà, tanta abbondanza, tanta eccellenza di frutta.

La mia albergatnce possedeva tre vigneti, uno presso Palestrina, gli altri nei monti di Olevano a tre miglia di Genazzano. Sorgeva colà sur un’altura una casetta isolata con una veranda aperta, guarnita di fiori, ombreggiata da annose piante di fichi e di castagni; e di là lo sguardo spaziava libero sui monti maestosi della Serra, non che sulla pianura del Sacco. Si provava una vera soddisfazione a sedere in quella specie di loggia le lunghe ore, respirando quell’aria pura e balsamica, ed a cibarsi di quelle ottime frutta. Non si aveva che l’imbarazzo della scelta, tanta era la loro varietà, abbondanza e squisitezza. Uguale cosa si poteva dire dell’uva. La crittogama aveva risparmiato quel vigneto, rinomato in tutta la contrada; i tralci piegavano sotto il peso dei grappoli, cosicchè era stato d’uopo munire i primi qua e là di sostegni, e legare i grappoli più voluminosi con fili. Non ricordo avere visti mai grappoli, acini di quella grossezza, e quando la volessi accennare, sarei tacciato fuor di dubbio di esagerazione. Vi si scorgevano il moscatello dorato che risplende ai raggi del sole; l’uva nera, quella bianca chiara, che somministra il così detto buon vino; quella azzurra oscura che produce il vino di colore sanguigno cupo. Stavo talora mangiando quelle uve eccellenti seduto presso un castagno ai piedi della collina fra cespugli di mirto e felci virgiliane, profumati dalla mente e dal serpillo, leggendovi Orazio o quell’altro libro che avevo preso meco. La menta è propriamente la pianta speciale della campagna romana, dovunque si sente il suo odore, e quando sono lontano di qui, in Toscana o dell’alta Italia, e che mi accade incontrare nei campi una pianta di menta, il profumo di questa mi fa pensare immediatamente con vivo desiderio alla campagna di Roma.

Ed ora si potrebbe credere, che in mezzo a tanta abbondanza di prodotti la popolazione viva vita misera? Osservando questa contrada, si direbbe debba essere un